Si chiede di chiarire se le facciate a disposizione dell'Offerta Tecnica sono 40, come riportato al punto C del disciplinare, oppure 10 come riportato al punto D dello stesso disciplinare.
Inoltre a pagina 25, punto "T" del Capitolato si parla di "...allegate tabelle merceologiche...", nell'apertura del file corrispondente si constata che lo stesso contiene solo una lettera dell'Asl. Dove è possibile individuare le relative tabelle?
 

Come indicato nelle premesse del Disciplinare di Gara la procedura in oggetto è disciplinata dalle disposizioni richiamate dal D. Lgs. 50/2016, da aggiudicarsi secondo il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 comma 3.
A tal proposito l’ANAC, in attuazione di quanto previsto nell’art. 213 comma 2 del nuovo Codice, con la Delibera n.1005/2016 ha formalizzato le linee guida n. 2 relative all’offerta economicamente più vantaggiosa, applicabili proprio alle disposizioni contenute nell’art. 95 del Codice.
Con la presente nota si vuole sottoporre il seguente quesito, relativo alle divergenze riscontrate nella formula riportata negli atti di gara e relativa all’attribuzione del punteggio per l’offerta economica ed esattamente:

P= (B X 30) /A

Dove
P = punteggio offerta economica attribuito al concorrente;
A = percentuale più bassa offerta;
B = percentuale offerta dall’impresa.

E’ chiaro che attribuendo 70 punti all’offerta tecnica e 30 punti all’economica la procedura de quo è stata improntata alla valorizzazione degli elementi qualitativi che in linea di logica dovrebbero scoraggiare ribassi eccessivi; invece, il criterio di attribuzione del punteggio previsto nella presente procedura, improntato al massimo ribasso percentuale induce a formulare ribassi percentuali aggressivi, penalizzando la qualità e pregiudicando l’intento di voler assicurare all’utenza un servizio in linea con il dettato normativo, in contrasto peraltro con quanto richiesto nella lettera di invito.
Infatti, se per ipotesi due imprese concorrenti offrissero un ribasso percentuale minimo, per esempio una lo 0,10% e l’altra 0,20%, il prezzo offerto per pasto, sarebbe sostanzialmente lo stesso, mentre verrebbero attribuiti 30 punti alla prima e 15 alla seconda.
Tale discrasia è stata evidenziata nella delibera dell’ANAC, che testualmente cita “…..Tale metodo di calcolo presenta l’inconveniente, più volte evidenziato, di poter condurre a differenze elevate anche a fronte di scarti in valore assoluto limitati; ciò si verifica quando il ribasso massimo rispetto al prezzo a base di gara è contenuto….”
Conclude l’ANAC “..Per l’attribuzione dei punteggi relativi agli elementi quantitativi, oltre alle formule e ai metodi sopra descritti, le stazioni appaltanti possono utilizzare altri sistemi, esplicati nel bando o nella lettera di invito, purché vengano rispettati i criteri sopra evidenziati ovvero punteggio nullo per l’offerta che non presenta sconti e punteggio massimo per lo sconto più elevato)…”.
Definitivamente superata dalle modalità di calcolo dei punteggi economici riportate nelle linee guida n. 2 dell’ANAC dove vengono puntualmente esplicitate le ragioni che sconsigliano l’applicazione della formula dei ribassi nelle gare di ristorazione scolastica, proponendo l’utilizzo di altre formule quali:
          (A x 30) /B

A = Prezzo offerto più basso
30 = punteggio massimo attribuibile all’offerta Prezzo più basso
B = Prezzo da valutare per l’attribuzione del punteggio
 
Per quanto esposto, con la presente si invita a voler modificare la formula attualmente prevista nel disciplinare conformandosi a quanto previsto dalle linee guida sopra citate.
 
Distinti Saluti
 
 
 

 Spett.le Amministrazione,
si ritiene opportuno porre i chiarimenti di seguito riportati:
 

• Si chiede di chiarire al punto 13 della griglia tecnica, cosa si intende per “ prodotti primari a distanza ridotta a filiera commerciale derivanti da agricoltura sociale”. Si intende un produttore a Km0 da agricoltura sociale? Si intende un produttore da agricoltura sociale dotato di filiera commerciale quindi anche di altre Regioni?

 

• Si chiede di chiarire il punto 14 in cui si parla di prodotti derivanti da agricoltura biologica e allo stesso tempo ecolabel, che si riferisce sicuramente ai prodotti per la sanificazione. È un refuso o si chiede di parlare nella stessa sezione progettuale sia di prodotti da agricoltura biologica e sia di detersivi ecolabel? È necessario allegare le certificazioni?

 

• Si chiede di chiarire se i pasti gratuiti richiesti siano 3 come riportato all’Art.1 del Capitolato, oppure 5 come riportato all’Art.6 dello stesso.

 

• Si chiede di chiarire se vi è la richiesta espressa (così come da Art.1 del Capitolato) di utilizzare stoviglie monouso oppure ricorrere a stoviglie riutilizzabili come invece richiesto all’Art.6 così da poter formulare una corretta offerta.

 

• All’Art.3 del Capitolato, viene indicato il prezzo a base d'asta: “...€ 3,70 al netto di IVA e comprensivo di € 0,021 per gli oneri della sicurezza...”, mentre al paragrafo successivo “...l'importo complessivo a base di gara pertanto è di € 254.888,50 compreso € 1.438,50 per gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso...”.  Tale importo diviso il numero dei pasti presunti pari a 68500 ha come risultato l'importo a base d'asta di € 3,72 a pasto. Si chiede di specificare quale è  l'importo corretto.

 cordialità

Si comunica che, alla data odierna, non è possibile generare il PASSOE sul portale Anac nè procedere al versamento del contributo Anac.
Sul citato sistema, a seguito dell’inserimento del CIG di gara corretto -come da Vs. ultima comunicazione-, compaiono i seguenti messaggi “Il CIG indicato non esiste o non è stato ancora definito” e “Il codice inserito è valido ma non è attualmente disponibile per il pagamento. E’ opportuno contattare la stazione appaltante.”
Si evidenzia, pertanto, che, persistendo il problema, non sarà consentito alla scrivente società presentare il PASSOE né il versamento Anac nella documentazione amministrativa dell’offerta, come prescritto dal bando e dal disciplinare di gara.
Restando a disposizione per qualunque ulteriore informazione o chiarimento, si porgono distinti saluti.
 
 

Nell'allegato Piano Economico Finanziario Art. 23, comma 15 del D.Lgs. 50/2016, la vostra Spett. Amministrazione ha calcolato il costo della manodopera par ad € 106.797,20. La tabella di calcolo del personale evidenzia però un costo orario nettamente inferiore rispetto a quello previsto dalle tabelle Ministeriali in realtà, l’Amministrazione alla voce “costo della manodopera” ha indicato la sola componente retributiva derivante dalla paga oraria lorda, mancando di tutti tutti gli altri costi (mensilità aggiuntive, oneri previdenziale e assistenziali, trattamento di fine rapporto, IRAP, assenteismo) che, ai sensi dell’art. 23 comma 16 D.Lgs. 50/2016, per il settore della Ristorazione Collettiva risultano determinati da apposta tabella (tutt’ora vigente) elaborata dal Ministero del Lavoro e pubblicata con Decreto del 24/09/2013 . Si chiede pertanto di modificare tale informazione rispetto agli atti di gara.